Le procedure di ottenimento dei titoli di proprietà industriale iniziano con il deposito della domanda presso l’autorità amministrativa preposta, che la concede previo esame. Il titolo va mantenuto pagando periodicamente una tassa di rinnovo. In alcuni casi è anche prevista la possibilità di proporre opposizione in sede amministrativa per ottenere l’annullamento, totale o parziale, di un titolo.
Le suddette procedure possono venire svolte autonomamente ma, data la complessità dell’argomento e per evitare di compromettere irrimediabilmente la protezione ottenibile, è sempre consigliabile affidarsi ad un consulente in proprietà industriale.
Tra le varie fasi, quella di redazione della domanda riveste un ruolo strategico, perché dopo il deposito la domanda può venire modificata solo marginalmente e, pertanto, può essere impossibile correggerla successivamente. È quindi essenziale che la domanda contenga fin dall’inizio tutti gli elementi necessari e che sia redatta in una forma ineccepibile.
Questo vale soprattutto per i brevetti per invenzione, sia a causa della complessità della loro redazione, sia a causa dei criteri di esame particolarmente stringenti.
Talvolta può essere utile svolgere una ricerca di anteriorità prima di depositare la domanda, al fine di verificare se siano presenti documenti particolarmente rilevanti che potrebbero pregiudicare la concessione della futura domanda.
Per ottenere un titolo di proprietà industriale è necessario depositare una domanda all’autorità amministrativa competente, ad esempio:
√ per tutti i titoli italiani, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) di Roma;
√ per le domande di brevetto europeo, l’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) di Monaco di Baviera;
√ per le domande internazionali, l’Ufficio Internazionale della Proprietà Intellettuale (WIPO);
√ per le domande di registrazione di disegni e modelli comunitari, l’Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale (EUIPO).
Con la domanda vanno versate anche le relative tasse entro i termini previsti.
Una volta depositata la domanda, l’autorità competente effettua un esame formale per verificare che essa presenti tutti gli elementi richiesti.
I brevetti per invenzione vengono sottoposti anche ad un esame sostanziale per verificare la sussistenza dei requisiti di brevettabilità. Tale esame prende avvio da un rapporto di ricerca in cui l’esaminatore segnala al richiedente uno o più documenti anteriori apparentemente idonei a privare l’invenzione, in tutto o in parte, dei requisiti di novità e/o dell’attività inventiva, corredato da un’opinione scritta che spiega in che modo ed in che misura i documenti sono rilevanti per la brevettabilità dell’invenzione.
Il richiedente ha la possibilità di modificare la domanda e/o presentare controdeduzioni per superare le obiezioni dell’esaminatore. In caso di accoglimento viene concesso il brevetto; viceversa, la domanda viene rigettata.
Presunzione di validità
Un titolo, anche se concesso, è comunque valido fino a prova contraria: infatti, durante l’esame non è possibile individuare tutti i documenti potenzialmente rilevanti ed un terzo che riuscisse ad individuare documenti più pertinenti potrebbe chiedere ed ottenere la limitazione o l’invalidazione del titolo anche dopo la sua concessione. A tale riguardo si definisce “presunzione di validità” il grado di inattaccabilità del titolo, che dipende dal grado di approfondimento svolto in sede di esame.
L’opposizione è una procedura amministrativa con cui si chiede all’autorità amministrativa di revocare un titolo alla luce di fatti ritenuti idonei a provarne la nullità, senza necessità di dover passare attraverso l’autorità giudiziaria.
Tra queste è particolarmente importante l’opposizione ad un brevetto europeo, che viene proposta dinnanzi all’Ufficio Europeo dei Brevetti e consente di ottenere la revoca di un brevetto in forma centralizzata, senza bisogno di impugnare ciascuna frazione nazionale.
Una domanda o un titolo di proprietà industriale vanno rinnovati periodicamente pagando i diritti previsti. La frequenza dei rinnovi dipende dalla tipologia di titolo e dal paese. Il mancato rinnovo nei termini comporta la decadenza del titolo.
Nel caso dei brevetti per invenzione e per modello di utilità e per i disegni e modelli, il mancato rinnovo comporta la perdita irrevocabile della protezione, poiché non è possibile depositare una nuova domanda per la stessa innovazione in quanto questa sarebbe priva del requisito della novità.
Per i brevetti per invenzione italiani ed europei il rinnovo è annuale. Per i modelli di utilità e per i disegni e modelli il rinnovo è quinquennale. Per i marchi il rinnovo è decennale.
Le procedure di brevettazione e registrazione e quelle successive alla concessione possono venire svolte autonomamente. Tuttavia, l’importanza di un titolo e la complessità dell’argomento rendono consigliabile affidarsi ad un consulente in proprietà industriale.
La redazione della domanda è una fase particolarmente delicata, perché dopo il deposito sono consentite modifiche solo marginali e l’assenza dei requisiti può pregiudicare la concessione della domanda: è quindi essenziale che la domanda contenga fin dall’inizio tutti gli elementi necessari e sia redatta in una forma ineccepibile.
Questo vale soprattutto per i brevetti per invenzione e per modello di utilità, la cui redazione è particolarmente complessa.
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